La costruzione di un biolago
Nella realizzazione di un biolago o di una biopiscina la scelta di forme e dimensioni è libera: non esistono schemi di costruzione prefissati e rigidi. Ogni progetto è individualizzato e realizzato artigianalmente e affinché raggiunga il suo equilibrio va considerata già in fase progettuale ogni variabile che possa ostacolare la salute dell’ecosistema.
Per ridurre al minimo interventi di manutenzione, nella realizzazione dell’impianto occorre tener conto di alcuni fattori preesistenti: latitudine, presenza di alberature, esposizione, dislivelli. L’obiettivo è puntare al perfetto equilibrio tra l’ambiente acquatico e quello terrestre.
Scelta del luogo
Il biolago va situato a riparo dal vento per proteggere le piante e preferibilmente in un luogo non troppo basso dove l’aria fredda tende a fermarsi. È bene inoltre mantenere alcuni metri di distanza da alberature importanti per evitare che le radici danneggino le fondamenta, l’eccessivo ombreggiamento e la caduta di foglie nello specchio d’acqua.
Elementi del biolago
L’area balneabile, destinata al nuoto e al relax, ha un fondo di telo impermeabile ed è completamente libera dalla presenza di piante acquatiche. La zona di fitodepurazione, di dimensione e profondità minore, pari a circa il 30% del biolago, è ricoperta da ghiaia e substrato idoneo per la crescita delle piante. Le aree spondali periferiche sono meno profonde e svolgono la funzione di zone per la rigenerazione dell’acqua.
Impianto tecnico
Un impianto tecnico appositamente studiato lavora in sinergia con le piante: una o più pompe per il ricircolo dell’acqua portano l’acqua depurata dall’area di rigenerazione alla zona di balneazione. Ruscelli e cascatelle collegano il lago di depurazione alla zona balneabile, sotto forma di piacevolissime sorgenti artificiali. Skimmer fungono da raccoglitori di impurità in superficie e filtri naturali completano il sistema depurativo, del tutto privo di cloro. L’impianto elettrico dovrebbe essere a portata di mano per far funzionare pompe, filtri, illuminazione.
Materiali
Nella costruzione di un biolago, così come per le piscine al sale e impianti termali, si prediligono tecniche di ingegneria biocompatibile, evitando interventi di cementificazione. Le metodologie costruttive possono variare, oltre che per la forma e la disposizione dei bacini, per i materiali impiegati, che modificano l’aspetto cromatico dello specchio d’acqua.
Per la realizzazione di camminamenti, cascate, rivestimento gradini, pedane e giochi d’acqua si utilizzano elementi naturali come pietre e legno, a volte recuperati sul posto, per un effetto organico con l’ambiente circostante, così come per le aree relax e gli spazi verdi circostanti.
Riempimento del biolago
È importante immettere nel biolago una qualità dell’acqua idonea, se nel terreno si ha a disposizione una fonte o un pozzo è possibile utilizzarne l’acqua per riempire la vasca, dopo le opportune analisi per accertarsi che abbia i requisiti essenziali per la balneazione.
Di grande utilità sarebbe un sistema di raccolta di acqua piovana opportunamente trattata in modo da agevolare il riempimento iniziale e le aggiunte idriche dei mesi estivi, necessari per compensare l’evaporazione naturale. D’inverno invece non bisogna mai svuotare il biolago, con notevole risparmio d’acqua.
L’impianto elettrico dovrebbe essere a portata di mano per far funzionare pompe, filtri, illuminazione.
Quanto costa un biolago?
La spesa da sostenere per la realizzazione di un biolago può dipendere in parte da alcuni fattori, a partire dallo scavo iniziale, dove un terreno roccioso o scosceso può richiedere maggior lavoro, fino alla scelta dei materiali di rivestimento e agli eventuali accessori come giochi d’acqua particolari e illuminazione: ogni biolago è unico e ha il suo progetto personalizzato.
Noi offriamo un servizio chiavi in mano, dal progetto alla realizzazione, comprensivo di scavi, impermeabilizzazione, sistemi tecnici (con filtri, pompe, skimmer ecc.), materiali, scala di ingresso, perimetro, piante acquatiche, manodopera, garanzia.