LA MANUTENZIONE DI UN BIOLAGO

Il biolago è una piscina naturale balneabile ed ecosostenibile, pertanto la pulizia e la manutenzione richiedono interventi diversi da quelli di un impianto natatorio tradizionale. Ogni impianto essendo unico richiederà interventi di manutenzione diversi, pur restando valide alcune regole generali per non compromettere il sistema. Semplici quanto necessari accorgimenti sono in grado di mantenerne ottimale tutto l’anno la funzionalità, come non svuotare mai completamente il bacino ma rabboccare l’acqua solo nei mesi più caldi, non utilizzare sostanze chimiche, evitare l’eccessivo ombreggiamento e la caduta di foglie nello specchio d’acqua, non immettere pesci, anatre o altri animali.

Controllo acqua

Un’acqua torbida nell’impianto può a volte presentarsi dopo abbondanti piogge o utilizzo della piscina da un gran numero di bagnanti, ed è un indicatore di un opportuno intervento.
È consigliabile prevenire che ciò accada verificando periodicamente i parametri del pH dell’acqua ed eventualmente correggerlo con prodotti appositamente formulati reperibili in commercio. Altrettanto importante è il monitoraggio della temperatura, qualora superasse i 28 gradi nella zona di balneazione sarà bene aumentare le ore di ricircolo dell’acqua.

Di grande utilità per l’ossigenazione dell’acqua di biolaghi e biopiscine, oltre all’azione di piante acquatiche e degli impianti tecnici, può essere l’introduzione di una cascatella ed eventuali giochi d’acqua: creano movimento e contribuiscono a mantenerla limpida, impedendo anche la presenza di zanzare.

– Analisi visiva
– Monitoraggio temperatura: 23/28 °C
– Check pH: 7,4/7,6

Manutenzione della zona di fitodepurazione

Questa è la zona dove le piante acquatiche hanno il ruolo principale nel mantenimento della salute del biolago. Una temperatura troppo elevata può favorire la proliferazione delle alghe, tuttavia la comparsa in questa zona è del tutto normale, soprattutto prima della piena maturazione del sistema. In ogni caso è possibile asportare manualmente parte delle alghe o intervenire con prodotti naturali.

Per la pulizia della ghiaia e dei sassi ornamentali si possono sollevare in sospensione residui organici e inorganici manualmente con uno spazzolone, il sistema di ricircolo provvederà poi a filtrare. Per una pulizia più approfondita è possibile utilizzare appositi aspiratori con ugello a spazzola, in grado di rimuovere detriti e residui nascosti tra la ghiaia.
È bene anche tenere sotto controllo la crescita e riproduzione delle piante acquatiche, con una rimozione periodica da foglie e fiori secchi e atri residui che possano compromettere la limpidezza dell’acqua, così come la presenza di eventuali parassiti delle piante.

Manutenzione della zona di balneazione

Nell’utilizzo della zona di balneazione, riservata all’uomo, è fondamentale seguire alcune indicazioni:

Si raccomanda una doccia accurata prima di entrare.
Non utilizzare creme solari protettive con filtri chimici o oli abbronzanti perché sono inquinanti e compromettono il sistema.
Evitare di immettere qualsiasi impurità nella piscina comprese foglie, sassi, liquidi ecc.
Non calpestare, rimuovere o danneggiare le piante acquatiche presenti nella zona di fitodepurazione.
Non introdurre pesci, anatre e ogni altro animale nella vasca.
Evitare che i cani entrino nella piscina, come nella zona di fitodepurazione.

Interventi:
Verifica periodica del funzionamento del sistema di circolazione dell’acqua.
Controllo pH e temperatura dell’acqua.
Pulizia del fondo e delle pareti con gli stessi robot impiegati per le piscine classiche, dimensionati alla metratura della piscina.
Pulizia cestelli skimmer e pulizia filtro.

LA MANUTENZIONE DEL BIOLAGO NELLE VARIE STAGIONI

La manutenzione del biolago in primavera

Il biolago in poche settimane dalla messa a dimora delle piante si assesta ed entra a pieno regime.
A primavera, dopo il periodo di riposo vegetativo, con l’aumento della temperatura dell’aria e dell’acqua inizia una rigogliosa crescita delle piante. In questo momento è sempre opportuna una pulizia di inizio stagione, con la rimozione da fondo, pareti e zona filtro dei detriti e foglie che si possono essere depositati nel periodo di minor utilizzo.

Con l’avvio della bella stagione l’attività dei microrganismi prosegue con più intensità, dando luogo a una rapida scomposizione delle sostanze organiche. Lo sviluppo della vegetazione può essere veloce e sovrabbondante, le piante di palude e sulle sponde vanno potate.

Le ninfee, pur essenziali per ombreggiare e mantenere l’acqua più fresca, se aumentate vanno diradate intervenendo su rizomi e radici, per evitare che soffochino le specie vicine e per ristabilire armonia. In questo periodo è anche importante controllare l’eventuale presenza di afidi, che proliferano nei mesi caldi e umidi, indebolendo le piante.

Interventi:
Affinché il biolago possa funzionare al meglio è necessario controllare il corretto funzionamento dell’intero impianto:

Verifica del funzionamento del sistema di circolazione dell’acqua e ripristino pompe qualora fossero state disattivate nella stagione invernale.
Pulizia di filtri, skimmer ed eventuali giochi d’acqua.
Controllo pH
Pulizia del fondo e delle pareti area di balneazione con il robot.
Pulizia area di fitodepurazione con spazzolone o aspiratori, per rimuovere detriti e residui nascosti tra la ghiaia.

La manutenzione del biolago in estate

In estate, se la manutenzione primaverile è stata appropriata, il biolago non richiede molti interventi, poiché il sistema dovrebbe essere bene in equilibrio.
Non è necessario sostituire l’acqua all’arrivo della nuova stagione; un semplice rabbocco è sufficiente, con un importante contenimento dei costi.

Se in estate aumenta l’intorbidimento dovuto ad eccesso di sostanze nutritive può essere necessario intervenire con prodotti naturali.
È importante ricordare sempre di mantenere il giusto livello dell’acqua nell’invaso, che può abbassarsi sia per evaporazione che per molti bagnanti (fattori già considerati in fase di progettazione).
È possibile alzare il livello dell’acqua con una sonda automatica.
Il funzionamento di una piccola cascatella, oltre ad essere un piacere per gli occhi, assicura grazie al continuo movimento l’allontanamento dalle zanzare.

Interventi:
Eventuale uso di prodotti specifici per aiutare l’equilibrio naturale del sistema fino al raggiungimento di un ottimale equilibrio biologico (ogni biolago ha caratteristiche diverse).

All’inizio della stagione estiva aumentare le ore di funzionamento della pompa finché non raggiunge l’attività ottimale, anche considerando la temperatura dell’acqua e il numero di bagnanti.
Verificare i livelli di pH e adeguare l’acidità dell’acqua se la temperatura supera i parametri medi.
Pulizia dei camminamenti esterni ed interni se presenti, così come dei gradini di accesso al biolago per una totale fruibilità.

La manutenzione del biolago in autunno

In autunno il progressivo accorciarsi delle giornate e la diminuzione della temperatura dell’acqua determinano il rallentamento dell’attività vegetativa delle piante acquatiche, visibile con l’interruzione delle fioriture e l’ingiallimento delle foglie. L’intera attività biologica del biolago rallenta, così come la degradazione delle sostanze organiche per opera dei batteri decompositori.
È possibile potare le piante acquatiche presenti nell’area di fitodepurazione, tagliando eventuali foglie morte. Se l’intenzione è quella di chiudere l’impianto, occorre che sia messo in sicurezza da eventuali gelate invernali, provvedendo se necessario alla copertura della pompa alloggiata nel vano tecnico.

Interventi:
Pulizia di filtri e skimmer.
Riduzione o arresto dell’attività delle pompe: disattivare completamente oppure impostare il ricircolo a una velocità minima tutto l’impianto (qualche ora al giorno).
Eventuale potatura delle piante nella zona di fitodepurazione per il rinnovo della vegetazione nella prossima stagione.

La manutenzione del biolago in inverno

Nel periodo freddo il bacino assume l’aspetto di un lago decorativo che in superficie può perfino gelare senza alcuna conseguenza.
L’unica precauzione necessaria sarà quella di mettere in sicurezza l’impianto idraulico da eventuali gelate pulendo bene la pompa di circolazione qualora si decida di spegnerla. È possibile comunque se lo si desidera riparare la zona di balneazione con una rete a maglia fine, soprattutto nel caso di alberature molto vicine, per limitare la caduta di foglie nell’acqua e rendere più agevole la pulizia a inizio stagione.

Interventi:
Liberare la superficie da eventuali foglie morte cadute nel biolago ed eventuali detriti da fondo, pareti e zona filtro.
Riduzione o interruzione dell’attività delle pompe per la stagione fredda.
Arresto e lavaggio del robot pulitore.
Assicurarsi che l’impianto idraulico sia al riparo da eventuali gelate.